Lavoro da remoto – perchè ti cambierà la vita
Giornata tipo del lavoro in ufficio: Ore 7.05. “TARDISSIMO!!! Cosa mi metto oggi? Oddio, e questi capelli?! Alle 11 ho un appuntamento, non mi posso presentare cosi. Corro. Traffico, che palle, sempre questa storia! 10 minuti per superare UN SOLO SEMAFORO!!! Tutte le mattine questa storia… per arrivare in orario a lavoro mi devo svegliare due ore prima”
Qualcosa di nuovo? Non penso. A meno che non abitiate in campagna o in una piccola cittadinà questa è la mattinata tipo di gran parte delle persone che lavorano in ufficio.
Lavoro da remoto: Ore 7.30. “Vabè dai, stamattina non ho voglia di andare a correre, dormo un’altra mezz’oretta… Ore 8.00, la sveglia… Con calma mi sveglio e metto su il caffè. Ancora dieci minuti sul divano poi faccio colazione. Dopo la doccia indosso la prima tuta che si affaccia nell’armadio. Ho ancora un po di tempo prima di iniziare a lavorare, mi leggo qualcosa, va…”
No, non sono in ferie. Semplicemente lavoro da casa.
Il lavoro da remoto è una pratica molto difusa nel mondo ma ancora poco conosciuta in Italia. Tant’è che ogni volta che lo dico vedo lo stupore sulla faccia delle persone. E la prima domanda che mi fanno è se sto tutto il giorno sul divano. Magari!
Ci sono tanti lavori che in realtà possono esseri gestiti tramite un computer e la connessione internet e a mio avviso i vantaggi sono davvero tanti.
Ci sono tre tipologie di nomadi digitali: i liberi professionisti che lavorano per i loro clienti, gli impenditori e gli impiegati. Vi parlerò del mio caso e di che cosa significa essere assunti svolgendo il lavoro da remoto.
- E’ un lavoro a tempo pieno. 40 ore alla settimana.
- Fai le stesse cose che faresti in ufficio.
- Si lavora sodo e c’è pure un orario da rispettare.
- L’orario di lavoro si svolge tra le 9.00 e le 18.00 con una pausa pranzo di un’oretta.
E fino qui si potrebbe pensare che sia un lavoro come tutti gli altri, magari pure noioso perchè ti tocca stare da solo per tutto il giorno sentendo il gatto che miagola o i vicini che litigano.
Passiamo però al bello. Qual’è il bello del lavoro da remoto, soprattutto per un viaggiatore.
5. L’ufficio può diventare qualsiasi angolo del mondo che ti garantisca una buona connessione internet. Potrebbe essere pure un’asse da stiro.
6. Sei libero. Vuoi lavorare in pigiama da casa tua, piazzare il pc nella camera della nonna mentre lei ti prepara le peggio lecornie oppure prendere un volo di sola andata per il non so dove? Si, si può fare.
7. Vivi almeno due ore in più al giorno. E’ vero che per 8 ore ti tocca stare attaccato al PC però niente camice stirate, niente scarpe lucide, niente traffico. Due ore a dire poco.
8. Fisicamente sei solo ma in realtà non lo sei mai. Sei sempre connesso con i tuoi compagni di lavoro che non solo non ti stanno sulle palle come spesso accade quando ci sta troppo tempo insieme ma sono pure delle persone degne di tanta stima che condividono con te le loro realtà. Vuoi sapere che tempo fa su una spiaggia della Thailandia? Come si cucinano i falafel o come si pronuncia una frase in portoghese? Non è mai stato cosi facile. Oppure puoi anche lavorare in compagnia scegliendo uno dei tanti coworking dove puoi conoscere persone davvero interessanti che fanno la stessa cosa.
9. E’ venerdi sera e ti sei appena accorto di non aver inviato una mail importantissima? Perchè disperare, l’ufficio si apre con un click, a tutte le ore. Sei tu il capo del tuo lavoro. Sempre.
10. Tutti i soldi che risparmi in benzina e vestiti li puoi spendere in biglietti aerei ed è per questo che la tua vita non sarà mai come prima. E tutte le ore che ti avanzano le puoi investire in qualche buon libro oppure in una passeggiata in mezzo alla natura. Oramai sei uno zingaro digitale e non c’è più nulla che tu possa fare.
Ah, tra giusto un mese ci sentiamo dalla Patagonia! 😉
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Ciao! Le tue foto sono bellissime! Posso chiederti che fotocamera usi? (ovviamente sono i paesaggi a fare la differenza, ma purtroppo a volte anche lo strumento in sè :-))
Non ho capito bene qual è il tuo lavoro, dici che è nel settore turismo, ma cos’è nello specifico?
Scusa, ma mi hai incuriosita perchè anche io viaggio tanto!
Grazie 🙂
Emanuela
Ciao Emanuela!! Ma grazie mille!!! Onestamente le mie prestazioni fotografiche sono molto “basic” e sono felice che nonostante non sia andata ancora oltre l’impostazione automatica della fotocamera riesca a trasmettere la bellezza di questi luoghi! Al momento uso una Canon Eos 100D e l’iphone 6 plus (che ha poco da invidiare al obiettivo che uso sulla canon 😀 )
Io lavoro per Vagabondo Viaggi (www.vagabondo.net), siamo una piccola squadra di nomadi digitali che si divertono a far partire le persone in giro per il mondo! 😉
Ti mando un abbraccio e spero a presto!